Tuesday, March 18, 2014

Questione di Stile...

Alcune vecchiette americane appartengono a una specie a parte, che si trova solo al di qua del "Pond". Non hanno paura di niente, perché ormai tutto quello che viene e' in più, non le ferma nessuno perché non ci hanno lasciato le penne fino adesso figurati se ce le lasciano in un lancio con il paracadute, e tendono a scegliere uno stile d'abbigliamento se non vistoso, almeno bizzarro. Ah e ti spiazzano, sempre. Come e' successo a me la settimana scorsa, quando in attesa alla cassa del supermercato mi vedo questa vecchina tutta secca e curva sul bastone, con una nuvola di capelli bianchi intorno al viso che sorridente mi indica le scarpe (da ginnastica, verdi). E poi indica le sue, delle nike di un fucsia improbabile…e non solo, si avvicina, mette un piede di fianco al mio e poi mi guarda con bonaria accondiscendenza, come per dire: "ho vinto io, le mie osano di più delle tue, ne hai di strada da fare sbarbatella!"

Friday, February 28, 2014

Piove a LA

Ed io stamattina non trovavo il comando d'avviamento dei tergicristalli…oh almeno così lavo la macchina, e magari ci ritorna azzurrina, visto che da quando e' tornata dal carrozziere e' più sul grigino (tamponamento inverso al semaforo, ovverosia al mega-suv fermo davanti a noi ha fatto momentaneamente contatto il cervello e ha ingranato -e pestato- la retro a tutta birra sfasciandoci cofano, griglia e radiatore: risultato della distrazione momentanea $4,000 di danni e una settimana di macinino a noleggio, spesati, almeno quello, dalla sua assicurazione).

Monday, January 27, 2014

L'occhio sbadato

Capita che si viva in un luogo per molti anni, ma che certi angoli non si siano mai visti. O notati. Da qualche tempo a questa parte mi capita spesso, al rientro in patria, di vedere palazzi ottocenteschi che proprio li prima non c'erano, balaustre con decori arzigogolati che solo ora attirano la mia attenzione, scorci di giardini, finestre, merlature che erano sempre passati inosservati. A dire il vero questo nuovo fenomeno mi preoccupa un po'. Sto forse cominciando a vedere la MIA città, i luoghi dove sono cresciuta, come una turista? Oppure con gli anni ho cominciato a guardarmi più intorno senza dare per scontata la bellezza che mi circonda? Forse vivere per tanto tempo in un posto dove la storia si deve ancora fare e dove la natura e' il vero gioiello mi ha insegnato a rivisitare quei luoghi d'infanzia. E a sentirne terribilmente nostalgia quando non li ho più intorno a me. Mantova. E poi Venice. Ancora ci sono posti qui che non ho mai visto. Venice fino a ieri era per me una striscia di sabbia e bancarelle dove l'alternativo diventa normale, dove l'eccezione e' la regola. Pochi metri più all'interno pero' si trova una Venice diversa, fatta di canali artificiali paralleli sui quali si affacciano casette uniche, particolari, eccentriche e bellissime. Una passeggiata con occhi nuovi anche nella mia altra città. E questo accende la speranza che quest'occhio, invece di essere quello di chi non appartiene ad alcun luogo si sia invece evoluto, e da sbadato si sia impreziosito, raffinato, acutizzato.






Wednesday, December 4, 2013

Giorno del Ringraziamento: come uscire vivi dalla Valle della Morte

E' il parco nazionale più grande degli Stati Uniti, relativamente abbastanza vicino a noi, ma per qualche motivo lo abbiamo sempre snobbato. Forse per il nome e l'immaginario dantesco che evoca, forse perché le sequoie giganti dello Yosemite e le spettacolari viste del Grand Canyon sono difficili da battere. Fatto sta che ci abbiamo messo 7 anni per scoprire questa gemma. Il parco e' uno spettacolo straordinario di paesaggi estremi, immensi, che rivelano una natura sublime e mortale. Molte strade nel parco sono sterrate, il che protegge i posti ai quali queste conducono dalla maggior parte dei turisti. Centro vitale e' il piccolo borgo di Furnace Creek, dove si trova benzina e cibo (per lo piu' di qualita' mediocre). Free camping nel parco e' permesso praticamente ovunque, basta essere a piu' di 2 miglia da una strada asfaltata, il che e' molto sorprendente per un paese come questo dove tutto e' sempre regolamentato fin nell'ultimo dettaglio. Ho letto su internet di alcune "cabin" segrete, che sono gestite dai ranger e che sono a disposizione di chi arriva li' per primo. Sembra si trovino lungo le strade meno frequentate e sperse nelle valli montane. Date le temperature notturne abbastanza proibitive per questa volta decidiamo di dormire in un motel appena fuori dal parco, nella ridente cittadina di Beatty, 2 saloon dove servono birra annacquata (e che fungono anche da ristoranti locali la cui specialita' sembra essere la carne-ciabatta), un bar dove per fare il cappuccino devono usare il manuale di istruzioni della macchina da caffe', una Camera di Commercio di 20 metri quadri in legno scuro, un "museo" e una chiesa. Al tavolo del saloon e' seduto un vecchio con la pelle di pergamena cotta dal sole e dal vento, un cappellaccio da cowboy dalla tesa larga e fondina in pelle con pistola al fianco. Il nostro motel e' tale quale quelle stanze dove di solito nei film i protagonisti ci restano secchi. Roba alla Non e' Paese per Vecchi. La notte scende un vento gelido, che non ci ferma dall'uscire per godere di una vista straordinaria della via lattea. Come non vedevo da anni. La ricchezza geologica della Death Valley e' straordinaria. Visitiamo dune di sabbia dorata, un canyon, una citta' fantasma e una vecchia miniera di piombo. E poi un fiume di acqua salata, dimora di pesci temerari, tanto di cappello. Una distesa di cristalli di sale infinita, 80 metri sotto il livello del mare. Una vista spettacolare chiamata Dante's View, da dove si domina la valle in tutta la sua maestosa imponenza. E poi catene montuose di quasi 4000 metri, letti di antichi laghi ormai tramutati in distese di arida argilla dove le rocce si muovono e lasciano tracce profonde, ma nessuno sa come, il cratere di vulcani esplosi appena 3000 anni fa. E per finire un castello medievale. Eh ci voleva l'americanata! Nel 1920 un miliardario di Chicago decide di trasferirsi nella Death Valley con la moglie e un ruffiano suo amico, e li' costruiscono un vero e proprio castello in pietra, con meridiana, campanile, balcone di Giulietta e tutto l'armamentario. Luogo che adesso e' ovviamente meta di turismo pagante. Noi invece continuiamo a far crollare Pompei...Non entriamo, stiamo solo fuori per assistere a quest'anacronismo moderno, ed e' fuori che avvistiamo il vero tesoro, un coyote, elegante e silenzioso, nel suo morbidissimo mantello mimetico.

Friday, November 22, 2013

La Compagnia dei Fratelli

Ci vengono a trovare tutti e tre! e subito li puniamo con un'avventura sulle montagne infuocate dell'isola di Catalina. Isa-Gandalf organizza la spedizione con fare esperto e intento talvolta enigmatico, "vedrete poi dove vi porto basta che vi fidate di me, no non ho intenzione di passare per Moria giurin giurello". Il povero Chicco-Frodo viaggia leggero, zainetto agile e in tinta con i pantaloni. Ah e mele, che non condivide con nessuno. Ely-Sam viene dal suddetto sfruttata come portaborse, e oltre a fungere da dispensiera del gruppo viene anche brutalmente zittita quando lamenta la scomodità dello zaino. Guido-Boromir porta tende e accessori pesantissimi per la comodità di tutti, e gli rimane anche dello spazio, "prego se volete fate pure a turno appollaiati sullo zaino che tanto da quando ho ripreso pallanuoto ne ho per tutti". Giacomo-Aragorn si prende silenziosamente cura del gruppo (sopratutto quando la guida Isa-Gandalf sparisce nella brughiera a scattare fotografie), munisce la Compagnia di robusti braccialetti di corda elfica che non si sa mai, ah e raziona il cibo. E le soste. Soprattutto le soste. Poi abbiamo anche un elfo dei boschi, Enri-Legolas, che a quanto pare non ha bisogno di scarpe, lui e' a contatto e in armonia con la natura, per cui due ciabattine sottili sottili sono piu' che sufficienti, se la montagna ti e' amica. Yulia-Merry e' un hobbit che soffre in silenzio, affronta le salite con grinta meticolosa e taglia l'aglio come un ninja. Itinerario: primo giorno, scalata di Monte Fato sotto il sole cocente, e non contate sull'aiuto delle aquile che quelle sono creature schive e menefreghiste. Zitti e soffrite, che alla fine del sentiero ci sono le birrette fresche e le costine alla griglia. All'arrivo scopriamo che le birre preparate da Giacomo-Aragorn sono gradite solo a lui, e ad un suo risolino sadico fa capire che era tutto calcolato. Guido-Boromir e Chicco-Frodo, colti dall'ira, cercano di perderle in mare ma Isa-Gandalf, che non si fa mai i fatti suoi, le avvista alla deriva poco distanti dalla sponda. Intanto Enri-Legolas griglia, e non solo le costine. Giacomo-Aragorn e' infatti costretto a subire la sottile vendetta degli elfi e degli elementi a loro amici: il fumo sembra essere animato e orientarsi ovunque egli vada. La notte passa tranquilla, tranne per il piccolo dettaglio che la Compagnia scopre le notevoli doti russatorie di Chicco-Frodo. Il giorno seguente Giacomo-Aragorn ed Enri-Legolas, diventati migliori amici, organizzano una serie di agoni sportivi, tra cui Recupera la Palla dalla Palma, Gioca a Golf con i Rami, Rimbalza le Pietre sull'Acqua, Lancia il Torsolo di Mela e il difficilissimo Scaglia Pietre nel Mare con una Mazza, che si scopre essere la specialità del competitivissimo Guido-Boromir. Nel frattempo Chicco-Frodo si impegna in attività utili alla comunità tipo arrampicarsi come una scimmia sulle strutture di legno, parlare a lungo con un bastone trovato vicino al fuoco (che sembra avere anche un nome, tale Bastone del Potere), lamentare un'improvvisa quanto repentina crescita delle unghie dei piedi, mangiare La Madre di Tutte le Costine per colazione, immergersi nella natura fino a perdere un' identità specifica (che culmina nel suo "sono uno stambecco, posso scalare le montagne"). Per fortuna che Ely-Sam e Yulia-Merry si prendono cura degli approvvigionamenti della Compagnia, e sostengono le sue numerose attività con fette di salame, pane e nutella, caffelatte, salsicce, pandivia imbottito e risotto prosciutto e porcini. L'ultimo giorno ha la malinconia degli addii. Si ritorna per una strada più facile (e quando Chicco-Frodo lo scopre per ore non si capaciterà del perché non l'avessimo imboccata anche all'andata), e per un pelo Guido-Boromir e Yulia-Merry non perdono l'ultima aquila per Miami, perché sì, purtroppo la Compagnia dei Fratelli per ora si deve sciogliere, ma solo fino alla prossima avventura.

Thursday, August 1, 2013

Zumba Real

E' da qualche mese che il martedi e il giovedi vado a Zumba! Esercizio aerobico sulle note di musiche caraibiche e movenze alquanto imbarazzanti. Ma adesso ho addominali di acciaio...questa settimana abbiamo avuto una strana sorpresa. Dalle finestre della classe si vedeva il Real Madrid fare allenamento. La squadra e' qui in ritiro agonistico, e sembra abbiano proprio scelto le 2 ore settimanali di Zumba per venire sotto le nostre finestre e fare show-off! Oggi la serenata ci e' stata fatta da Casillas e Sergio Ramos, ieri da Cristiano Ronaldo, che zompettava tamarrissimo nelle sue scarpine in microfibra galattica. Poveri, sembrano proprio tanto piccolini! Il che e' brutto segno, si vede che sto proprio invecchiando! Hanno cosi paura di essere disturbati nei loro 45 min di allenamento leggerissimo che arrivano in golf carts con la scorta e si sono barricati dietro delle transenne di mille miglia, ma qui non hanno capito che i losangelini sono abituati a pesci ben piu' grossi, e nessuno li cuna di striscio! Allego tra le altre una foto della "ressa" che c'era all'uscita del campetto da calcio.

Tuesday, February 12, 2013

T-Rex Attack!

Un paio di weekend fa siamo andati al museo di scienze naturali di LA, che si trova in una zonaccia di LA, vicino a downtown e, tra parentesi, e' attaccato al museo delle Scienze dove hanno recentemente portato lo Shuttle Endeavour (meta del futuro prossimo)! E' stato molto suggestivo trovarsi faccia a faccia con i resti di questi animali antichi e pensare a quanto siamo piccoli e recenti noi umani. Loro hanno calcato questa terra per 135 milioni di anni, l'Australopiteco 2, l' Homo solo 2 e mezzo (stando larghi). Ed e' un bel privilegio entrare in un museo e stare per la durata di un battito di ciglia nello stesso tempo e luogo della storia passata del nostro pianeta. Anche tra i dinosauri ce n'erano di piu' o meno evoluti, il T-Rex era uno dei modelli piu' avanzati. E adesso dico l'ovvio, non tutti erano contemporanei, anche se ora riposano fianco a fianco nella stessa sala di un museo. E ho pensato ad una forma di vita che tra 100 milioni di anni metterà nella stessa sala lo scheletro di Lucy e quello dell'Homo Sapiens, e alcuni penseranno che siamo vissuti nello stesso momento. Fuori dal museo una chicca: vietato giocare a calcio nel prato. Il football americano andrebbe bene? cosa sono sti favoritismi!