Friday, November 22, 2013

La Compagnia dei Fratelli

Ci vengono a trovare tutti e tre! e subito li puniamo con un'avventura sulle montagne infuocate dell'isola di Catalina. Isa-Gandalf organizza la spedizione con fare esperto e intento talvolta enigmatico, "vedrete poi dove vi porto basta che vi fidate di me, no non ho intenzione di passare per Moria giurin giurello". Il povero Chicco-Frodo viaggia leggero, zainetto agile e in tinta con i pantaloni. Ah e mele, che non condivide con nessuno. Ely-Sam viene dal suddetto sfruttata come portaborse, e oltre a fungere da dispensiera del gruppo viene anche brutalmente zittita quando lamenta la scomodità dello zaino. Guido-Boromir porta tende e accessori pesantissimi per la comodità di tutti, e gli rimane anche dello spazio, "prego se volete fate pure a turno appollaiati sullo zaino che tanto da quando ho ripreso pallanuoto ne ho per tutti". Giacomo-Aragorn si prende silenziosamente cura del gruppo (sopratutto quando la guida Isa-Gandalf sparisce nella brughiera a scattare fotografie), munisce la Compagnia di robusti braccialetti di corda elfica che non si sa mai, ah e raziona il cibo. E le soste. Soprattutto le soste. Poi abbiamo anche un elfo dei boschi, Enri-Legolas, che a quanto pare non ha bisogno di scarpe, lui e' a contatto e in armonia con la natura, per cui due ciabattine sottili sottili sono piu' che sufficienti, se la montagna ti e' amica. Yulia-Merry e' un hobbit che soffre in silenzio, affronta le salite con grinta meticolosa e taglia l'aglio come un ninja. Itinerario: primo giorno, scalata di Monte Fato sotto il sole cocente, e non contate sull'aiuto delle aquile che quelle sono creature schive e menefreghiste. Zitti e soffrite, che alla fine del sentiero ci sono le birrette fresche e le costine alla griglia. All'arrivo scopriamo che le birre preparate da Giacomo-Aragorn sono gradite solo a lui, e ad un suo risolino sadico fa capire che era tutto calcolato. Guido-Boromir e Chicco-Frodo, colti dall'ira, cercano di perderle in mare ma Isa-Gandalf, che non si fa mai i fatti suoi, le avvista alla deriva poco distanti dalla sponda. Intanto Enri-Legolas griglia, e non solo le costine. Giacomo-Aragorn e' infatti costretto a subire la sottile vendetta degli elfi e degli elementi a loro amici: il fumo sembra essere animato e orientarsi ovunque egli vada. La notte passa tranquilla, tranne per il piccolo dettaglio che la Compagnia scopre le notevoli doti russatorie di Chicco-Frodo. Il giorno seguente Giacomo-Aragorn ed Enri-Legolas, diventati migliori amici, organizzano una serie di agoni sportivi, tra cui Recupera la Palla dalla Palma, Gioca a Golf con i Rami, Rimbalza le Pietre sull'Acqua, Lancia il Torsolo di Mela e il difficilissimo Scaglia Pietre nel Mare con una Mazza, che si scopre essere la specialità del competitivissimo Guido-Boromir. Nel frattempo Chicco-Frodo si impegna in attività utili alla comunità tipo arrampicarsi come una scimmia sulle strutture di legno, parlare a lungo con un bastone trovato vicino al fuoco (che sembra avere anche un nome, tale Bastone del Potere), lamentare un'improvvisa quanto repentina crescita delle unghie dei piedi, mangiare La Madre di Tutte le Costine per colazione, immergersi nella natura fino a perdere un' identità specifica (che culmina nel suo "sono uno stambecco, posso scalare le montagne"). Per fortuna che Ely-Sam e Yulia-Merry si prendono cura degli approvvigionamenti della Compagnia, e sostengono le sue numerose attività con fette di salame, pane e nutella, caffelatte, salsicce, pandivia imbottito e risotto prosciutto e porcini. L'ultimo giorno ha la malinconia degli addii. Si ritorna per una strada più facile (e quando Chicco-Frodo lo scopre per ore non si capaciterà del perché non l'avessimo imboccata anche all'andata), e per un pelo Guido-Boromir e Yulia-Merry non perdono l'ultima aquila per Miami, perché sì, purtroppo la Compagnia dei Fratelli per ora si deve sciogliere, ma solo fino alla prossima avventura.